Raccolta di tre saggi sulla vergogna e il pregiudizio che in Italia gravano, nel primo dopoguerra, sulla sfera sessuale.
Il primo saggio, di Luigi De Marchi, Opresse e represse, racconta l’opressione sessuale delle donne che assa attraverso l’aborto, le violenze e la sottomissione al compagno.
Il secondo saggio, di Francesco Saba Sardi, Appunti per una storia della censura, ricostruisce l’iter giuridico della tardiva eliminazione della censura in Italia, e approfondisce le strategie del potere sul controllo dei media. Riporta numerosi casi di censura e ne ricontruisce la storia. Mancano però esempi sull’omosessualità, come il ritiro dal mercato dei testi di Giò Stajano negli anni Sessanta. L’ultimo saggio, di Massimo Pini, è intitolato Il mito della rispettabilità.
Ci interessa l’ultima parte del libro, dove sono ripubblicate alcune sentenze di processi intentati ad autori di libri per censurare la loro opera. La prima sentenza presentata, a p. 197, è quella a Ragazzi di vita di Pier Paolo Pasolini. (pubblicato in culturagay.it)
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Sessuofobia
Autore: AA.VV.
Edizione: Sugar, 1962