La pederastia nell’antica Grecia

Pubblicazione di parte di una tesi di laurea di filosofia sulla pederastia nell’antica Grecia.

Molto interessante il capitolo iniziale sull’Omoerotica platonica, e ripropone numerosi brani dai testi di Platone sull’argomento. L’analisi supera, per certi aspetti, le pubblicazioni più celebri sull’argomento.

L’autore esamina il modo in cui in Platone la pederastia sia presentata come ricerca della bellezza in sé, ricerca che si traduceva nel rapporto, vincolato da stretti limiti educativi, con adolescenti.

Mai prima ho letto quest’interpretazione sostenuta dalle fonti, come ad esempio dal rifiuto di Socrate per il bell’Alcibiade, raccontato dal Simposio. Ad Alcibiade, che non mancava di bellezza fisica, mancava la bellezza interiore o, meglio, la virtù che era tra le caratteristiche principali perché un giovane divenissse oggetto di interesse amoroso.

Nei restanti capitoli il testo non aggiunge nulla a quanto hanno già detto sul tema altri saggi, molto citati nella tesi, come La bisessualità nel mondo antico di Eva Cantarella o L’omosessualità nella Grecia antica di Kenneth Dover. Inoltre i capitoli sono evidentemente estratti e tagliati in modo non ottimale, in modo che alla fine non esiste un filo logico che li leghi.

Il secondo capitolo in particolare tratta della vita di Alcibiade, il terzo delle fonti non platoniche sull’omosessualità nell’antica Grecia e il quarto, molto breve, dell’omosessualità nel mito greco senza, come detto, aggiungere nulla di nuovo alle analisi più celebri, e perdendo completamente la finezza dell’analisi iniziale. (pubblicato originariamente in culturagay.it)

La pederastia nell’antica Grecia

Autore: Flaminio Boni
Edizione: Roma, Fabio Croce, 2002
Pagine: 116
Lingua: italiano

Stefano Bolognini ⋅

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