Bibliofili gay in rete

Gli appassionati di libri gay, hanno finalmente un visibile e partecipato salotto letterario on-line: aNobii.com, un sito di amanti della lettura con un milione di utenti.

Ernesto: “Questo libro si chiama come il pene del mio ex. Infatti me l’ha regalato lui. Solo l’ho mollato a pagina 30… era più divertente l’omonimo” questo azzardato commento al capolavoro gay postumo di Umberto Saba è solo un assaggio di aNobii, un sito che, con oltre un milione di utenti e 15 milioni di titoli, ha dato vita ad una vivace ed appassionata comunità virtuale vittima dell’anobium, il tarlo della carta.

Il sito, fondato ad Honk Kong nel 2005, ha rapidamente conquistato gli appassionati di libri consentendo di socializzare e condividere le proprie letture inserendo i titoli letti, acquistati o desiderati su veri e propri scaffali virtuali. L’utente, oltre a sfoggiare i propri libri può vedere le letture di altri, recensire testi o scovare lettori con gusti simili ai propri e, infine, farsi un’idea di un libro a seconda dei giudizi di chi l’ha letto. Insomma, aNobii promuove la passione per la lettura in quello che è diventato ormai un caffè letterario globale.

Anche i bibliofili gay erano in agguato e decine di lettori di testi a tematica glt si sono cimentati nel raccontare i propri piaceri letterari. C’è il recensore sofisticato che si misura brillantemente con Cronaca da un disamore di Ivan Cotroneo, libro che “riattiva i fantasmi delle “lacrime versate per amore”, della sofferenza e dell’ossessione amorosa, della dipendenza dall’altro. Non c’è trama: dopo l’ottava riga sai già come va a finire. Eppure la scrittura ti trattiene fino all’ultima riga perché trasuda emotività. E’ uno specchio in cui poter rivedere e rivivere le proprie paure. A tratti inquietante, è un libro raffinato, che sa parlare dritto al cuore delle persone che sanno amare”.

C’è l’impertinente che si inalbera ne il Grande libro del pene, (fotografie di peni ragguardevoli): “bellissimo e avvincente. Consigliatissimo, anche se qualche maschio potrebbe avvilirsi leggendo i capitoli più importanti”. C’è pure chi critica come un “già detto, già letto e già fatto” la trilogia sugli adolescenti gay americani Rainbow Boys o chi rilegge in tarda età La Morte della bellezza e ha “come la sensazione che sia un po’ Liala, o sbaglio?”. All’eresia risponde prontamente un altro lettore: “libro dannatamente bello. Una storia d’amore passionale, vera, genuina, anche un po’ morbosa. E devastante. Un capolavoro, purtroppo poco conosciuto, della letteratura italiana che non mi stancherò mai di consigliare”.
Insomma su aNobii c’è davvero spazio per tutti i lettori e i libri gay e, mai come prima d’ora, il lettore di testi gay o a tematica sembra così visibile e desideroso di condividere le proprie letture. Ne emerge un curioso spaccato dei sogni, desideri e battaglie politiche che si muovono nel ventre della comunità gay italiana.

“Lo ammetto, li avrei voluti insieme, per sempre” spiega il recensore del racconto “bello, breve eppure così ricco” , I segreti di Brokeback Mountain di Annie Proulx, dal quale è tratto il celebre film mentre BuriedAlive, un maschio di 23 anni single, si specchia nel protagonista de La lingua perduta delle gru: “non ho potuto fare a meno di ritrovare in lui parti di me, così dolce, romantico, sempre alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, un semplice sguardo di comprensione, un abbraccio, una parola di conforto da sua madre, una chiamata, una spiegazione o l’amore della propria vita”.

Ancora, l’amore gay di Camere Separate di Pier Vittorio Tondelli diventa educativo e militante: “lo farei leggere a tutti quelli che pensano che l’amore omosessuale sia un amore malato, diverso… sarebbe una sorta di rieducazione stile arancia meccanica”.
Poi c’è chi, a testimonianza di un paese immobile sulla questione gay, si commuove ancora per Ragazzi che amano ragazzi di Piergiorgio Paterlini: “Questo libro ha il sapore del tempo passato, del tempo perduto, del tempo ritrovato (un po’ proustiana la faccenda). Sono riuscito a comprendere certe sfaccettature del mio animo, certi particolare sfuggiti per immaturità. Grazie a questi ragazzi che si sono aperti per noi lettori, per noi esseri umani che vogliamo vivere liberi di essere ciò che siamo. Ad un tratto mi rendo conto che il libro è del 1991. I loro problemi sono i miei problemi datati 2004”.
Eppure qualcosa si muove, e aNobii offre anche lo spazio per un dibattito carico di nuovi interrogativi sulla questione gay con, ad esempio, Lettera di un padre omosessuale alla figlia di Daniele Scalise “comprato decisamente perché sogno che mio padre abbia l’umiltà di parlarmi allo stesso modo con cui lo fa Scalise con sua figlia. Ho cercato di capirci qualcosa di più. Aiuta chi, come me, si trova in “certe situazioni particolari”, ma non cambia la realtà”.
C’è anche molta voglia di matrimonio gay tra le recensioni del saggio di Persio Tincani Le nozze di Sodoma: “Due sono le tesi principali che vengono argomentate nel libro: nell’ordinamento italiano, non esistono vincoli giuridici che ostino alla celebrazione di matrimoni validi tra persone dello stesso sesso e non esistono, sul piano morale, argomenti decisivi contro il matrimonio omosessuale. Non sono in grado di pronunciarmi sulla prima tesi, ma sono d’accordo sulla seconda”.
E piace persino l’omogenitorialità di Buoni Genitori di Chiara Lalli: “Sì, va bene, son d’accordo, ma l’adozione mai. Ecco una frase che mi sono sentito ripetere decine di volte: persino da parenti che, pur non sapendolo, così mi tagliuzzavano il cuore… La Lalli ci racconta famiglie con genitori gay che non funzionano meglio delle famiglie etero: funzionano, fra pannolini, pappe, passeggini, esattamente come le loro.”.

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Si becca invece qualche critica Omofobia di Paolo Pedote e Giuseppe Lo Presti, declassato a banale “raccolta pedestre di citazioni omofobe. Bah. Lascia assolutamente il tempo che trova, secondo me, ed è anche un po’ deprimente”. Non se la passa troppo bene neppure il saggio Elementi di critica omosessuale di Mario Mieli ancorché “molto acuto e brillante, tuttavia è troppo fissato col sesso, e quindi con Freud”. Peccato che il primo sia un testo fondante nella lotta all’omofobia e il secondo sia il miglior saggio militante mai scritto in Italia, ma questi giudizi, insieme ad un testo di fotografie di efebi del maestro ottocentesco Wilhelm Von Gloeden che raccoglierebbe la “massima espressone della frociaggine caprese”, nella loro freschezza ed ingenuità non stonano in questo ampio e variegato salotto gay letterario in mano a chi ama i libri li ama e li legge.

aNobii permette anche di valutare quanto i libri gay siano diffusi nelle biblioteche italiane offrendo, finalmente, una parziale dimensione di quanto un testo ha venduto e sia stato apprezzato realmente. Tralasciando i classici gay di ogni tempo che sfiorano oltre i diecimila lettori come Memorie di Adriano, Sodomie in Corpo 11, tutto Tondelli e Pasolini, Foglie d’erba e così via (c’è davvero tutto) sembrerebbe notevole il mercato dei racconti con i Man on Man di Scalise e dei romanzi di iniziazione come Il Mondo senza di me di Mancassola (350 librerie) superato, di poco, da Generation of Love di Matteo B. Bianchi (412 librerie e ben 46 recensioni!). Va bene pure la saggistica con Citizen Gay di Vittorio Lingiardi, e male, malissimo, la storia gay con Il nemico dell’uomo nuovo (il più ampio e documentato saggio su fascismo e omosessualità) che ha, su aNobii, ahinoi, solo 17 lettori. Compare infine in due sole biblioteche virtuali, almeno su questo sito, il manuale per riparare i gay di Joseph Nicolosi (Una strada per il domani. Guida all’(auto)terapia dell’omosessualità).

L’ampio e articolato dibattito gay su ANobii dà l’impressione di aver di fronte un sito nel quale il lettore gay sembrerebbe aver trovato il suo elemento naturale. Perché?

Azzardiamo qualche risposta dopo averlo scandagliato a fondo. Uno: perché in un paese in cui la cultura gay, e quella in genere, è oggetto di disprezzo e dileggio trovare un luogo per poter condividere la propria passione è incoraggiante. Due: è tanta la voglia dei gay italiani di raccontarsi, di condividere, di capire. Tre: la critica letteraria ufficiale si misura ancora con troppa difficoltà e imbarazzo con l’omosessualità e le sue espressioni culturali.

In effetti, e prendiamo a monito I Neoplatonici di Luigi Settembrini, un romanzo che racconta un amoretto gay tra due giovani scritto da uno dei padri della patria, è effettivamente superiore aNobii de “Il Sole 24”, dove Salvatore Nigro, un ordinario di letteratura italiana, lo lo stroncava come “una minchioneria”. Sul sito, invece, l’anonima Ailion (30 anni, di Bergamo) lo riabilita completamente: “Scritto di un eroico personaggio italiano del risorgimento, che forse aveva qualche peccatuccio da nascondere. Favola “platonica”, sull’iniziazione sessuale di due bei giovani greci. Un tentativo, tenuto nascosto per più di cento anni, per via del coraggioso atto di libertà sessuale, per tutte le sessualità. Solo una piccola pecca finale, dove fa tornare tutti “santi eterosessuali”… Conservatore coraggiosissimo”.

Il lettore gay applaude e, sempre sul sito, si è riunito nel gruppo di discussione “Froci”: “Libri froci. Scritti da froci. Per i froci. Sui froci. Scelti da froci. Ovviamente semo di manica larga sulle lesbiche!”. I 500 membri spazzano, in un sol colpo, i dubbi del provinciale dibattito italiano sull’esistenza o meno di una cultura gay. Eccola qui, finalmente visibile su aNobii. (Pubblicato in “Pride”, n, 134, agosto 2010)

Stefano Bolognini ⋅
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