Pastori o lupi?

L’Italia sembrerebbe immune allo scandalo dei preti pedofili, di cui peraltro le gerarchie cattoliche danno la colpa alle sole persone omosessuali. Ma una breve indagine mostra che tale ”immunità” dipende più dalla reticenza della stampa a parlare dell’argomento (spesso censurato) che a un dato reale

Particolare di una statua di San Giovanni Bosco. Foto Stefano Bolognini

Nessuna stima ufficiale, notizie frammentare, allarmismo, falsi abusi e presunte coperture: il fenomeno dei sacerdoti pedofili italiani è un empireo di astrazioni.

L’unico dato certo è che in molti paesi (protestanti o più laici del nostro) il numero di processi è consistente. Nel nostro, sottolineava autorevolmente don Fortunato di Noto, celebre sacerdote in prima linea per la lotta alla pedofilia, “i pedofili dovrebbero essere 400 mila e pochissimi sono i preti” (“Vita pastorale”, ottobre 2001) e “forse per ragioni culturali”, precisava don Mario De Maio su “Jesus”, nel luglio 2002, “la pedofilia tra i preti è meno diffusa che altrove, ed è sicuramente in diminuzione. I casi approdati alla magistratura sono una dozzina e soltanto sette sono i preti condannati penalmente… Si tratta però di situazioni non relative a ordinazioni recenti”.

Il dato, ribadito su “Famiglia cristiana”, lo stesso mese, è quantomeno ambiguo: sono sette le condanne… del 2002, degli ultimi dieci o degli ultimi cent’anni? E come può il sacerdote sapere che la pedofilia nel clero sia “in diminuzione”?

Il messaggio ufficiale è comunque chiaro: non esiste un allarme sacerdoti pedofili nel nostro paese.

Escludiamo che De Maio si riferisse all’ultimo secolo: l’unico testo, frammentario, mai pubblicato in Italia sull’argomento, il libro Reverendo giù le mani! (La Fiaccola, 2000) testimonia di undici casi di sacerdoti pedofili giudicati solo negli anni ’30 e ricostruiti fortunosamente con la scoperta del fondo “sacerdoti immorali”, all’Archivio di Stato di Roma. Prima e dopo quella data, però, c’è il buio. Aggiorniamoli, allora, i dati di “Famiglia cristiana” con una ricerca sulla stampa.
Secondo i dati che siamo riusciti a ricostruire [vedi sotto], solo dal 2003 ad oggi sono ben 12 (e non 7) i sacerdoti i sacerdoti condannati per pedofilia in Italia. Di più: almeno 24 sacerdoti sono in attesa di giudizio dal 2002. Il numero, ferma la presunzione di innocenza, è comunque significativo.

Ma perché “almeno 24”? Perché una fotografia complessiva del fenomeno è impossibile, e alcuni di questi sacerdoti potrebbero già essere stati giudicati senza che la stampa ne abbia dato notizia.

Nulla, ad esempio, ci è dato di sapere delle due denunce per pedofilia a carico di don Giuseppe C. di cui parla “l’Unione sarda” l’8 novembre 2003. Che fine hanno fatto, poi, i due preti indagati per detenzione di materiale pedo-pornografico a cui accenna en passant “La Repubblica” a fine maggio 2003? E questo elenco potrebbe essere molto lungo.Sui preti pedofili la stampa italiana sembra propensa a tacere, a differenza di quella di paesi più laici… o protestanti. Sul sito di “La Repubblica” possiamo reperire sul fenomeno circa quaranta articoli dal 1998 ad oggi, mentre sul sito del “New York Time” nello stesso periodo sono stati pubblicati ben 150 articoli. Sarà forse che per davvero in Italia i “sacerdoti pedofili sono pochissimi”…

Al relativo silenzio la stampa accompagna un ipocrita “innocentismo” (valido solo nei confronti dei preti, ma non dei laici) che fa capolino sulle testate perfino nel caso di sacerdoti condannati in modo definitivo dai tribunali.

In questo senso è da leggere la vicenda di don Giuseppe Rassello, condannato nel 1991 a tre anni e sei mesi di reclusione (nel 1996 la corte d’Appello ridusse la pena a due anni e un mese) per violenza sessuale su un minorenne. Caso chiuso. Eppure nel 2000 la morte del dimenticato Rassello suscitò “profondo dolore nel clero napoletano” e diventò la gustosa occasione, per “quotidiano.net”, per equilibrismi agiografici (ora la pagina http://qn.quotidiano.net/art/2000/01/23/476941 non esiste più, ndr.): l’arcivescovo Giordano e decine di preti avevano più volte ribadito, anche dopo la condanna, di credere all’innocenza del sacerdote”; l’avvocato Enrico Tuccillo, che avevo difeso Rassello, ricorda il parroco come “un innocente e santo sacerdote, strenuo difensore dei giovani e dei deboli di Napoli”.La “scarsa fiducia” nei confronti della giustizia laica da parte del clero napoletano rispecchia quella, più generale, della chiesa cattolica, che sembrerebbe preferire la sottrazione dei suoi pastori al normale corso della giustizia.

Non si spiega altrimenti la “tratta di sacerdoti” a cui assistiamo all’inizio di molte indagini.Come mai padre Margarito Reyes Marchesa, parroco di un paesino siciliano, “fu spedito” in Messico, come dice la “Repubblica” il 26 aprile 2002, dopo essere stato accusato di pedofilia da quattro ragazzini? Perché Victor Carrera Triviño è arrivato in Italia dal Cile dopo che gli era stata intentata un’accusa “di violenza carnale su una 13 enne” tanto che la Corte suprema cilena ha dovuto richiedere l’estradizione? Come mai il sacerdote statunitense Yusaf Dominic chiedeva all’Italia, dove era arrivato dopo un pellegrinaggio “tra Londra, il Pakistan e San Francesco” di respingere la richiesta di estradizione, per molestie di bambini, degli Usa? Che l’Italia sia considerata una meta d’immigrazione per preti pedofili.

E ci fossero solo i trasferimenti internazionali a “complicare” il corso della giustizia… ci sono anche “strani” trasferimenti da parrocchia a parrocchia, come quello di don Roberto Mornati, che dopo aver subito un processo per molestie fu trasferito. Nemmeno il tempo di arrivare, e un altro processo lo ha condannato a tre anni e quattro mesi di carcere per atti di pedofilia compiuti su dodici ragazzi.

Your ads will be inserted here by

Easy AdSense.

Please go to the plugin admin page to
Paste your ad code OR
Suppress this ad slot.

Sottrarre i sacerdoti alla giustizia è solo uno degli ingredienti della ricetta vaticana per far fronte al grave problema.
L’omertà è un altro ingrediente, come spiega un documento vaticano del 1962, scoperto e pubblicato in Gran Bretagna dall’“Observer” che impone ai vescovi di mantenere la massima segretezza, pena la scomunica, sulle accuse di abusi, ed invita ad “ammonire, correggere e, se il caso lo richiedesse, a sospendere” i sacerdoti indagati.

La correzione per lo stupro di bambini, quindi, non spetterebbe alla giustizia, bensì a speciali case di cura gestite dalla chiesa stessa: “In Italia ci sono anche alcune case, a Intra sul Lago Maggiore e a Trento, dove la ‘Congregazione di Gesù sacerdote’ ospita e cura sacerdoti pedofili. […] Dalla casa di Trento, segnala “Famiglia cristiana”, in cinquant’anni di vita sono passati centinaia di preti”.

Questa ricetta, negli ultimi tempi, è servita però ben poco ad arginare il fenomeno, tanto che la Chiesa ha sviluppato altre strategie. Nei casi nei quali il silenzio è impossibile curie, preti e, sovente, i parrocchiani stessi, intervengono con una rumorosa sollevazione e pressioni sulla magistratura, che ammorbano e confondono le acque, caricando di tensione ogni processo ad un sacerdote pedofilo.

Così mentre don Paolo Pellegrini, il 26 febbraio 2004, confessava agli inquirenti atti sessuali con minori, “La Repubblica” registrava l’incredulità di don Franco Fagiolo, di una parrocchia vicina: “Si dava tanto da fare per giovani e anziani, aveva fatto restaurare la sua chiesa bisognosa di lavori, non posso pensare che questa storia sia vera”.

Ancora i video, registrati in sacrestia, che mostravano don Giuliano Medori mentre abusava di una tredicenne venivano contestati dalla Curia di Viterbo con un richiamo al concordato: “salvo casi di urgente necessità, la forza pubblica non potrà entrare, per l’esercizio delle sue funzioni, negli edifici aperti al culto, senza averne dato previo avviso all’autorità ecclesiastica”.

Di più: ogni qualvolta una presunta vittima alza il dito contro un sacerdote subisce una pesante campagna di dileggio. È accaduto al ragazzo abusato da don Bruno Puleo (che ha patteggiato a due anni e sei mesi di reclusione), e non solo a lui: “In un primo momento poche persone decisero di dare credito a quella storia raccontata dalla vittima. Qualcuno addirittura cercò di farlo passare per insano di mente”. Forse per questo pochi trovano il coraggio, o lo trovano molti anni dopo, di denunciare gli abusi?

Ultimo in ordine di tempo, nella lotta alla pedofilia dei preti, è il documento contro i seminaristi gay che, con una identificazione tanto pericolosa quanto falsa tra omosessualità e pedofilia, rende gli omosessuali il solo capro espiatorio per un problema che nasce e si sviluppa intereamente nel seno alla Chiesa.

Ma in Italia possiamo anche non preoccuparci. Il silenzio garantisce ancora che i sacerdoti pedofili siano fantasmi che agitano soltanto il sonno delle loro numerose vittime… (pubblicato originariamente in “Pride”, n. 79, gennaio 2006)

Nota: Questo articolo è stato pubblicato nel 2006 e molti dei link originari sono scomparsi dalla rete. Sono comunque in grado di fornire, se richiesto, quelle pagine, che ho conservato. Sono  poi numerosi coloro che mi hanno scritto dopo aver letto questo testo che ha anticipato i numerosi casi di pedofilia nella Chiesa cattolica emersi nel 2010. Ancora, sono numerose le segnalazioni che ricevo di nuovi casi di preti pedofili o casi non denunciati alle forze dell’ordine. Nel primo caso li annoto sperando di trovare prima o poi del tempo per aggiornare questo articolo, nel secondo caso invito coloro che hanno subito violenze a rivolgersi alla polizia. sb

Breve storia dei casi documentati

In questo elenco sono raccolti i casi di sacerdoti pedofili italiani, sia condannati che in attesa di giudizio, che sono riuscito a ricostruire con un vasto spoglio della stampa italiana degli ultimi anni ed approfondite ricerche in Internet. L’elenco è aggiornato al 2007. Tutti i casi segnalati sono corredati da un richiamo bibliografico. Chiunque fosse a conoscenza di casi simili o fosse in possesso di informazioni più aggiornate è pregato di scrivermi.

Sacerdoti condannati per pedofilia

  1. 1991. Napoli – …don Giuseppe Rassello, il parroco napoletano condannato nel 1991 a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale su Antonio B., un minorenne che frequentava la sua chiesa. Rassello, 49 anni, dopo la condanna, confermata nel ’96 dalla corte d’Appello (che ridusse la pena a due anni e un mese), il prete si era trasferito nell’isola di Procida, dove era nato, continuando a svolgere attività pastorale e culturale. (da Quotidiano.net, 23 gennaio 2000, l’articolo è consultabile in Internet qui).
  2. 10 gennaio 2000. Foggia – …don Giorgio Mazzoccato, 62 anni, originario della provincia di Treviso, ex-parroco di Castelluccio dei Sauri (Foggia) è stato condannato a sei anni e mezzo di reclusione (il pm aveva chiesto una condanna a 7 anni) per molestie sessuali nei confronti di alcuni ragazzini che all’epoca dei fatti avevano dai 7 ai 12 anni. (Quotidiano.net, 10 gennaio 2000. L’articolo è consultabile qui, sul caso si veda anche Daniela Camboni, Abusi sui bimbi, arrestato il parroco, in “l’Unità”, 3 aprile 1998, p. 14. e Anonimo, Sacerdote a giudizio per violenza sessuale, in “Il Manifesto”, 22 aprile 1999).
  3. febbraio 2000. Chiusa San Michele – Condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione don Marco Gamba, parroco di Chiusa San Michele accusato di violenza sessuale ai danni di minori. (in “luna nuova”, n. 53 martedì 11 luglio 2000, l’articolo è consultabile qui. Sul caso si veda: “Il Giornale”, 11 luglio 2000 e “La Stampa”, 11 luglio 2000).
  4. 26 giugno 2001. Milano – Quattro anni di reclusione sono stati inflitti a don Renato Mariani, il parroco di San Giuliano Milanese accusato di violenza sessuale su giovani, violenza privata e appropriazione indebita. (Anonimo, Violenza sessuale parroco condannato, in “La Repubblica”, 26 giugno 2001, p 6, sezione Milano).
  5. 27 maggio 2003. Milano – Un frate, ex insegnante di un noto istituto privato di Milano e’ stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per aver molestato cinque bambine di scuola elementare 11 anni fa. (Ansa, 27 maggio 2003).
  6. 1 ottobre 2003. Cuneo – …La Corte d’appello di Torino ha confermato la condanna inflitta in primo grado a don Luciano Michelotti, ex parroco di una frazione di Vicoforte (Cuneo) per detenzione di materiale pedo-pornografico con minori… (Ansa, 1 ottobre 2003).
  7. 10 aprile 2004. Gavirate – Tre anni e quattro mesi di carcere sono stati inflitti al sacerdote di Gavirate accusato di pedofilia su dodici ragazzi del paese. Al prete è stata riconosciuta la seminfermità mentale ed è per questo che non è stata accolta la richiesta avanzata dalla Procura, che era di dieci anni. don Roberto Mornati, era arrivato negli anni ’80 a Gavirate, trasferito dalla curia dopo che aveva già subito un processo per molestie. (da VareseNews.it, 12 ottobre 2004. L’articolo è consultabile qui. V. anche Agi, Rifiuta patteggiamento prete accusato di pedofilia, 10 aprile 2004).
  8. 17 gennaio 2004. Forlì – Il prete accusato di pedofilia ha ammesso alcune responsabilità. E il giudice lo ha condannato a una pena di due anni. Si è chiuso in Tribunale il caso di pedofilia che aveva coinvolto la parrocchia dei Romiti di Forlì… aveva abusato sessualmente di alcuni bambini. (Anonimo, Pedofilia, condannato il parroco, in “Corriere Romagna”, 17 gennaio 2004.)
  9. 20 aprile 2004. Nuoro – Ha patteggiato una condanna a 4.600 euro di multa don Pietro Sabatini, 46 anni, rettore del seminario vescovile di Lanusei, accusato di aver scaricato da Internet, pagandole con la carta di credito, immagini a contenuto pedopornografico. (Ansa, 20 aprile 2004).
  10. 7 luglio 2004. Palermo – …La vicenda ebbe inizio nel 1994, a Favara, quando il seminarista aveva 12 anni. Il 7 luglio scorso, dopo l’ esposto del seminarista, il sacerdote, don Bruno Puleo, ha patteggiato la pena: gli sono stati inflitti 2 anni e 6 mesi di reclusione. (Ansa, 12 luglio 2004).
  11. 11 giugno 2004. Roma – Sei anni di reclusione sono stati inflitti dal gup Marcello Liotta al sacerdote Paolo Pellegrini di 52 anni di Colleferro accusato di violenza sessuale e istigazione all’uso di stupefacenti. Al centro della vicenda processuale i suoi rapporti durati dal 2000 fino a pochi mesi fa con due ragazzi che oggi hanno rispettivamente 12 e 18 anni di età. (Adnkronos, 11 giugno 2004; v. anche Anonimo, Prete pedofilo blitz per incastrarlo, in “l’Unità” – Roma. 26 febbraio 2004, p. 2).
  12. 29 giugno 2004. Teramo – E’ stato condannato a sei anni di carcere [poi ridotti a 4 per patteggiamento, ndr.] don Bruno Tancredi, 54 anni, ex parroco della frazione Monticelli di Teramo. L’uomo e’ accusato di abusi sessuali nei confronti di cinque ragazzi tra i 14 e i 16 anni. (Agenzia stampa Agir, 29 giugno 2004).
  13. 1 luglio 2004. Grosseto – Due anni e sei mesi per don Felice Cini, sacerdote accusato di aver molestato sessualmente alcuni bambini nella parrocchia di Arcille, in provincia di Grosseto. Il processo e’ durato due anni, alla fine l’imputato ha patteggiato davanti al gup Armando Mammone. Durante l’inchiesta sono stati ascoltati 17 bambini tra i 10 e i 14 anni. (da Agenzia Stampa Agir, 1 luglio 2004).
  14. 14 luglio 2004. Alessandria – Ha patteggiato una condanna a poco più di tre anni padre Domenico Marcanti di 48 anni, l’orionino che era stato arrestato nel gennaio scorso con l’accusa di violenza sessuale su minori e circa un mese dopo, a metà febbraio, trasferito dal carcere di Biella in una comunità di preghiera del Pavese agli arresti domiciliari. (Ansa, 14 luglio 2004).
  15. 22 settembre 2004. Pavia – C’è anche un giovane parroco di un piccolo centro della diocesi di Pavia tra quattro persone accusate di detenzione di materiale pedopornografico. I quattro imputati sono stati tutti identificati grazie ad un’indagine condotta su internet. Due di loro oggi hanno già patteggiato. Uno di questi e’ il prete che ha concordato una pena (sospesa) di 3 mesi e venti giorni. (da Ansa, 22 settembre 2004).
  16. 22 luglio 2005. Pinerolo – Un anno e otto mesi con la condizionale: con questa condanna “patteggiata” si è conclusa ieri nel tribunale di Pinerolo la scabrosa storia di don Roberto Volaterra, ex parroco di Castagnole Piemonte, arrestato l’ anno scorso con l’ accusa di violenza sessuale nei confronti di una bambina di 11 anni. (Meo Ponte, Patteggia un anno e otto mesi il prete che insidiò la ragazzina, in “La Repubblica”, 22 luglio 2005, sezione Torino).
  17. 26 ottobre 2005. Lugano – Sei mesi di reclusione, con la sospensione condizionale: è la pena inflitta dalla Corte delle Assise Correzionale di Locarno (Ticino) a don Italo Casiraghi, ex parroco di Gordola, finito sotto inchiesta per aver prestato attenzioni morbose contro alcuni ragazzini che frequentavano la sua parrocchia e l’oratorio. (AGI, 26 ottobre 2005).

Sacerdoti incriminati per pedofilia

AVVERTENZA

I casi elencati in questa sezione riguardano sacerdoti incriminati per pedofilia di cui mi è stato o impossibile ricostruire il processo (la stampa non ne ha più parlato) o, non ancora giudicati.

Chiunque avesse informazioni utili a ricostruire questi casi, e ad aggiornare l’elenco, è pregato di scrivermi.

  1. 25 marzo 1994. Catania – “Andate via, don [Antonino] Visalli non ha nulla da dire”. Davanti alla chiesa di Santa Bernadette, a Lineri, da ieri mattina c’è un nugolo di ragazzini che fa la guardia per proteggere il parroco. Una donna lo accusa: “Quando avevo quindici anni mi costringeva a sedermi sulle sue gambe, mi abbracciava fino a farmi male e poi mi baciava”. (Alfio Sciacca, Il parroco difeso dai ragazzini, in “Il Correre della Sera”, 25 marzo 1994).
  2. 5 febbraio 1994. Vidizzolo Predabissi – Quanti erano i corvi che volavano attorno al campanile della parrocchia di San Pietro, retta fino a metà gennaio da don Luciano Pesavento?… non sono comunque state le loro sanguinose beccate a convincere don Luciano ad andarsene la sera di tre domeniche fa, per raggiungere un lontano e segreto… A decidere la sorte del religioso, 45 anni, è stata una denuncia per atti di libidine presentata alla Procura dai genitori di un minorenne, che avrebbe raccontato di aver subito dal parroco attenzioni particolari all’oratorio. (Siro Marziali, Sono guai grossi per Don Luciano, in “Il Corriere della Sera”, 5 febbraio 1994).
  3. 27 ottobre 1996. Genova – Un parroco denunciato per atti di libidine violenta su una minorenne e un paese che, incredulo, difende il suo sacerdote. “Giallo” a Santa Margherita Ligure. Il parroco di una delle chiese del paese, T.C., cinquantenne, sarebbe stato raggiunto anche da un avviso di garanzia e interrogato dai carabinieri. (Anonimo, Parroco accusato di atti di libidine, in “Il Corriere della Sera”, 27 ottobre 1996.)
  4. 29 aprile 1998. Trapani – Ora tocca a monsignor Angelo Mustazza, 63 anni, parroco della chiesa di Sant’Andrea in contrada Bonagia a Valderice, nel Trapanese. Il religioso, che sembra si sia dichiarato innocente, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di San Giuliano. Avrebbe avuto rapporti sessuali con bambine di 12 anni e con alcune ragazze. (Anonimo, Parroco in carcere accusa di pedofilia, in “l’Unità”, 29 aprile 1998).
  5. 17 giugno 1998. Viterbo – I parrocchiani di don Giuliano Medori, 59 anni, non saranno ricevuti per un bel pezzo… E’ stato arrestato ieri mattina all’alba con un’accusa che ha fatto piangere qualche devota fedele: violenza sessuale continuata ed aggravata su una ragazza minorenne… (Giovanna Cavalli, Violenze a una ragazzina, in cella parroco e professore del liceo, in “Il Corriere della Sera, 17 giugno 1998).
  6. 21 novembre 2002. Firenze – Il cardinale Silvano Piovanelli, 78 anni, al processo per presunti atti di libidine violenti che un parroco del Chianti di 65 anni avrebbe compiuto ai danni di un minorato, in cambio di alcune camicie. (Anonimo, Piovanelli depone in aula “Quel prete era estroverso”, La Nazione 21 novembre 2002).
  7. 31 maggio 2003. Due preti, alcuni professionisti (fra cui un primario di clinica psichiatrica e un ingegnere), impiegati, operai, studenti. Sono alcune delle 102 persone indagate nell’operazione condotta dalla polizia postale di Lombardia e Campania per contrastare il fenomeno della diffusione di materiale pedo-pornografico attraverso internet. (Anonimo, Pedofilia, tra indagati anche minori, preti e professionisti, in “La Repubblica”, 31 maggio 2003).
  8. 16 giugno 2003. Napoli – Il sacerdote cattolico messicano Edgar Gaudencio Hidalgo Dominguez è stato estradato in Italia dove è ricercato per una serie di abusi compiuti su alcuni minorenni quando era parroco di San Castrense, nel napoletano. (Ansa, 16 giugno 2003).
  9. 19 luglio 2003. Bergamo – Suicida il prete accusato di pedofilia… . Il parroco non aveva mai voluto fornire una sua versione dei fatti. Proclamava la sua innocenza, ma si è poi sempre avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Don [Vittorio] Damiani era coinvolto in una vicenda di pedofilia on line. Bambini e bambine, da pochi mesi ai 14 anni, utilizzati per immagini agghiaccianti… (Anonimo, Suicida in cella il prete accusato di abusi sessuali, in “La Repubblica”, 19 luglio 2003, p. 21).
  10. 8 novembre 2003. Oristano – Tre parole: divieto di dimora. E un’accusa pesantissima: pedofilia. Da giovedì sera don Giuseppe Cuccu, parroco della chiesetta di San Lorenzo Martire, per alcuni anni vice parroco di Sant’Efisio a Oristano, non può più tornare a Mogorella… Tutto sarebbe partito da due denunce alla Procura presentata dai genitori di alcuni bambini. Coinvolta ci sarebbe anche una minorenne. (Anonimo, Allontanato il parroco denunciato per pedofilia, in “L’Unione Sarda”, 8 novembre 2003.
  11. 8 gennaio 2003. Bari – La procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha inviato una lettera alla curia arcivescovile di Milano nella quale comunica di aver eseguito un’ ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del parroco della provincia di Milano G.C., di 37 anni, arrestato assieme ad altre sei persone il 30 dicembre scorso nell’ ambito di un’ inchiesta sulla pedofilia via Internet. (Ansa, 8 gennaio 2003).
  12. 15 novembre 2003. Piacenza – Un sacerdote piacentino di circa 50 anni e’ accusato di abusi sessuali su minorenni. I ragazzi frequentano l’istituto professionale nel quale insegnava il prete. (Ansa, 15 novembre 2003).
  13. 1 marzo 2004. Varese – Su don Vincenzo, 63 anni, pende un’indagine per abusi sessuali su minorenni della procura di Varese: per anni avrebbe prodotto in proprio quel materiale pornografico con adolescenti trovato dalla polizia, diligentemente catalogato, nella canonica di un paesino sul lago Maggiore dove il sacerdote ha svolto il suo compito di pastore di anime fino a un paio di settimane fa. (Anonimo, Pedofilia in canonica – Sacerdote indagato, in “Corriere della sera”, 1 marzo 2004).
  14. 25 maggio 2005 – Siracusa. Avrebbe cancellato tutti i file scaricati da Internet. Ma poi, per non lasciare traccia di quei filmati che ritraevano bambine che subivano abusi sessuali, avrebbe cancellato l’ intera memoria del computer. Prima però avrebbe riversato tutto il materiale scaricato da Internet su diversi cd: un piccolo archivio, tenuto ben nascosto, da rivedere in qualunque momento. è questa l’ accusa per un sacerdote del palermitano impegnato in attività di coinvolgimento e recupero dei minori. Il prete è uno dei 186 denunciati… si tratta di insospettabili, stimati professionisti, pubblici funzionari, insegnanti, imprenditori, ma ci sono anche quattro sacerdoti, un sindaco… (Michele Giuffrida, Pedofili, Preti e politici nella rete, in “La Repubblica”, 25 maggio 2005, p. 27).
  15. 8 luglio 2004 Caserta – Titolare dell’indagine è il pubblico ministero Donato Ceglie che ha indagato un centinaio di persone tra cui professionisti, avvocati, studenti. Nel registro degli indagati risulta iscritto anche il nominativo di un sacerdote di Alife, nel Casertano… La procura di Santa Maria Capua Vetere ha ordinato nei giorni scorsi decine di perquisizioni, trovando, secondo quanto si è appreso, riscontro in merito all’acquisto di materiale pedopornografico tramite un sito internet. Tra le perquisizioni effettuate c’e’ anche quella fatta in una casa discografica di Rieti, che, secondo gli investigatori sarebbe una sorta di ‘crocevia’ del traffico di materiale pedopornografico. (da Ansa, 8 luglio 2004).
  16. 27 dicembre 2004. Pavia – E’ accusato di violenza sessuale nei confronti di tre ragazzini (due di 14 ed uno di 13 anni) un sacerdote di 62 anni, parroco di un piccolo comune alle porte di Pavia, che da alcuni giorni si trova agli arresti domiciliari. (da Ansa, 27 dicembre 2004).
  17. 5 luglio 2005. Cuneo – Don Renato Giaccardi, 42 anni, sacerdote monregalese, originario di Magliano Alpi (Cuneo), responsabile della preparazione religiosa, in qualità di “vicario moniale”, di alcuni Istituti della diocesi di Imperia e di Albenga, è agli arresti domiciliari con una serie di accuse gravissime: induzione alla prostituzione, favoreggiamento e sfruttamento di minorenni. (Ansa, 5 luglio 2005).
  18. 5 ottobre 2005. Ferrara – Tre dipendenti di un asilo parrocchiale sono state licenziate dopo aver accusato un sacerdote di atti sessuali su una decina di bambine… La vicenda è esplosa nel marzo scorso con l’arresto del sacerdote, di fatto gestore dell’asilo nonché rappresentante legale, che venne accusato di comportamenti, atteggiamenti e gesti ambigui che penalmente, dopo un’indagine durata mesi, si sono trasformati in un’accusa di violenza sessuale: per il prete. (Anonimo, Prete arrestato per atti sessuali licenzia tre dipendenti dell’asilo, in “La Repubblica”, 5 ottobre 2005).
  19. 5 ottobre 2005. Palermo. Il procuratore generale di Torino Gian Carlo Caselli, l’ex sindaco di Palermo Leoluca Orlando ed uno dei sacerdoti più noti a Palermo per il suo impegno civile, Padre Ribaudo entrano in scena al processo ad un altro parroco “antimafia” accusato di pedofilia: Don Paolo Turturro. (AGI, 5 ottobre 2005).
  20. 10 novembre 2005. Como – Si e’ sempre difeso respingendo ogni ipotesi di violenza sessuale. Lo ha fatto anche davanti al gup di Como, Nicoletta Cremona, che pero’ lo ha rinviato a giudizio con l’accusa di essere un prete pedofilo. Il suo processo iniziera’ davanti ai giudici di Como il 28 marzo. Da quel giorno si cercherà di capire se effettivamente Don Mauro Stefanoni, parroco 38enne ora sospeso, di Laglio… abbia indotto un ragazzino di 14 anni disabile ad avere con lui rapporti di tipo sessuale nella casa parrocchiale. (AGI, 10 novembre 2005).
  21. 15 novembre 2005. Napoli – La Curia arcivescovile di Napoli è stata citata in giudizio da un ragazzo che sei anni fa si costituì parte civile in un procedimento penale contro un religioso accusato di aver compiuto abusi sessuali su di lui. (Anonimo, Prete accusato di pedofilia Ragazzo chiede i danni alla curia di Napoli, in “La Stampa”, 15 novembre 2005).
  22. 26 novembre 2005. Arezzo – Rischia di configurarsi come il più grave scandalo di pedofilia che abbia mai colpito la Chiesa italiana quello che vede coinvolto don Pierangelo Bertagna, il sacerdote dell’abbazia di Farneta (Arezzo) già sotto inchiesta per un caso di pedofilia e che ieri ha confessato agli inquirenti di aver abusato di 30 bambini… Preso dai rimorsi, in una sola giornata don Pierangelo avrebbe confidato agli inquirenti la lunga serie di abusi sessuali da lui commessi a partire dagli anni ’90, quando era ancora un laico, su una trentina di ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 15anni. (Adnkronos, 26 novembre 2005).

Commenta

  • (will not be published)